Pressione, colesterolo, peso sono alcuni dei parametri che contano per il rischio cardiovascolare. Valori pressori troppo alti e chili in eccesso, per esempio, mettono il cuore in pericolo. Ma sai con esattezza quando? Quando bisogna cominciare a correre ai ripari?

Un recente sondaggio pubblicato sul sito web delle Cleveland Clinic ha mostrato un livello di conoscenza non sufficiente degli americani su questi fattori di rischio. La maggior parte degli intervistati non sapeva bene il momento in cui questi campanelli d’allarme cominciano a suonare. Qualche esempio? Solo 4 su 10 sanno che i livelli di pressione arteriosa preoccupanti sono maggiori di 120/80 mm/Hg (millimetri di mercurio). Sul peso le cose vanno meglio, ma non del tutto. Sebbene tantissimi sapessero che obesità e sovrappeso minacciano la salute del cuore, solo il 23% dei partecipanti sapeva che il sovrappeso scatta con un Indice di massa corporea superiore a 25.

Ecco allora i numeri della prevenzionecardiovascolare:

Il fumo non deve far parte della vostra vita, né attivo né passivo. Di per sé aumenta le probabilità di sviluppare aterosclerosi e dunque di malattia coronarica e ictus; poi agisce da catalizzatore del rischio associato ad altri fattori. Ad esempio – dice l’American Heart Association – ci fa stancare prima se pratichiamo attivitàfisica, mentre se in famiglia ci sono già stati casi di malattiecardiovascolari, il fumo aumenta le chance di svilupparle.

Se sei dipendente dal fumo, cerca di smettere. I benefici sono immediati, ricorda il ministero della Salute: in soli 20 minuti si normalizza la pressione arteriosa ed entro 24 ore diminuisce il rischio di attacco cardiaco.

 

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